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in questo numero:
| | immagimondo 2006 ottobre 2006, prima partecipazione di djemme - slow travel ad una fiera sul turismo sostenibile | | | progetto mica tutela dell'ambiente nella regione della vallée du paradis | | | | laboratoire shmisha con franco porta, per diffondere la conoscenza delle potenzialità dell'energia solare | | | | | | | |
RAGAZZE ARABE - RAGAZZE BERBERE marzo 2006
I marocchini arabi dicono delle ragazze arabe che sono direct e di quelle berbere che sono zigzag. D'altra parte, i berberi sostengono il contrario.. In effetti, l'atteggiamento delle berbere, almeno di quello delle zone dove si vedono turisti, è molto più aperto, occidentale. Ma, come è ovvio, i comportamenti sono dettati molto più dal contesto in cui la ragazza vive (grande città, città di provincia, campagna, montagna o deserto) piuttosto che dall'etnia di appartenenza.
| S., Tiznit | A Taghazout (15km da Agadir) le ragazzine vestono sì la djellaba (la lunga veste che si infila dalla testa, con cappuccio a punta), ma è aderente e sottolinea il corpo snello, ed i riccioli, spesso corretti con un po' di biondo, scendono a cascata sulle spalle. Fumano anche in pubblico anche se non sono prostitute, bevono alcool, sono indipendenti (nel senso che si arrabattano alla ricerca di un'attività remunerata esattamente come i loro fratelli). La loro massima aspirazione è lavorare come animatrice in uno dei tanti hotel di lusso o villaggi di Agadir. Qualche volta si accontentano di girare per i ristoranti proponendo tatuaggi con l'henna, rossa e nera.. l'henna nera, che non fa parte della tradizione locale, è stata introdotta per le europee!
| Ragazza con bambino, regione di Tafraout | Non passano tanto tempo in casa come le arabe, e di conseguenza non passano la giornata a mangiare: il loro fisico lo dimostra. R. è del 66 ma sostiene di avere 36 anni (credo ormai da un bel po'), mi mostra tutti i fogli di carta dove è scritto il suo nome: certificato di matrimonio, certificato di separazione, documento di riconoscimento, buste che le sono state spedite per posta (delle quali conserva solo il pezzetto con nome e indirizzo), oltre ovviamente a tutte le sue foto. | Cooperativa femminile per la produzione di tappeti, Ain Leuh | Questa è una caratteristica che accomuna tutti i marocchini, indipendentemente dall'entia di appartenenza dal sesso e dall'età. Appena entri in una casa, il rito delle foto: è il loro modo di raccontarti la loro vita. Mentre mi disegna il tatuaggio sul polso cerca di scoprire la maggior parte delle cose di me, la speranza è di riuscire ad offrirmi un qualche servizio che le porti un po' di guadagno: tenta di vendermi un pezzo della sua casa, decorazioni in ogni parte del corpo, indumenti, di tutto. Siamo 'sorelle' fintanto che le rimane qualche speranza, poi pare dimenticarsene. A pochi km di distanza da Taghazout, sulle colline, le ragazze sono invece fortemente ancorate alla tradizione rurale, e sono timidissime! F., 17 anni, un viso solare, fino a pochissimo tempo fa riteneva di essere indispensabile in casa, per aiutare la mamma in tutte le incombenze domestiche; recentemente ho sentito che ha deciso di accettare uno dei tanti corteggiatori che le girano intorno, e di sposarsi! Sembra che l'accordo tra le famiglie sia già stato fatto, ma ancora non è stata fissata la data: F. è, se possibile, ancora più splendente del solito!
| Moto d'acqua e velo in spiaggia, Aglou | A Tafraout i berberi ammeln, soprattutto gli uomini sopra i 50 anni, mal tollerano la presenza di una piscina dove le loro figlie esibiscono il bikini appena sfilata la veste nera con i bordi colorati, propria del villaggio. Mohamed mi racconta che la maggiore difficoltà incontrata nella creazione di cooperative femminili (che siano per la produzione di oltio d'argan come di tappeti) è la resistenza di padri e fratelli a lasciar andare le ragazze di casa in un luogo dove potrebbero incontrare degli uomini (alcuni vanno a controllare personalmente la situazione)! | Al mercato di Tiznit | E' raro che si trovi qualcuna disposta a farsi scattare una foto, sono assolutamente contrarie all'idea. La reazione spontanea alla comparsa dell'obbiettivo è sistemarsi bene il velo nero davanti al viso.. Venerano la divisa e sognano un marito europeo, ma difficilmente se ne andrebbero via dalla loro terra; essere la moglie di un europeo vuol dire essere sicura di mangiare sempre, di avere l'acqua corrente e magari anche calda in casa, di potersi comperare abiti e scarpe. Vanno al moussim (festa di paese, in onore del santo a cui è dedicata la moschea del villaggio) per conoscere i ragazzi, soprattutto gli étrangers (ossia i marocchini emigrati, che fanno ritorno per sfoggiare il macchinone) e quindi i moussim sono sempre molto frequentati! Ad Igherm, tra Tafraout e Taroudannt, do un passaggio ad un ragazzino che sta tornando a casa dopo aver incontrato la sua ragazza in aperta campagna a 50km dal paese.. siamo nel mese del ramadan, sarebbe impensabile per loro incontrarsi in mezzo alla gente.
| Partita di calcio tra le ragazze del collegio di Sidi Mbark, tra Tiznit e Guelmim | Tra Aglou e Sidi Ifni, sulla costa a sud di Agadir, le donne vanno in spiaggia tutte vestite e velate, e a volte anche in mare! L'abito tradizionale qui è la melhafa, tre metri di tessuto con cui si avvolgono completamente; l'abito deriva dalla cultura saharawi, e ancora più a sud mauritana, i colori sono molto vivaci: osservare i gruppi di donne che siedono una accanto all'altra al tramonto fuori dalle mura di Tiznit fa veramente pensare di essere in un giardino pieno di fiori! A Smimou, vicino ad Essaouira, incontro per strada una signora che mi dice che beve e fuma hashish per dimenticare e quindi è molto malata (poi mi spiegano che era sposata con un militare, morto quando lei era molto giovane). Tutte le ragazze berbere di Imin'tlit, nella stessa zona, ridono tantissimo: sarà anche in parte come reazione di timidezza (non si riesce a comunicare se non in berbero) ma la sensazione è che sappiano prendere la vita con allegria.
| La direttrice della cooperativa femminile Tamounte, Imin'tlit | L'atmosfera che regna alla cooperativa per la produzione d'olio d'argan, nella sala dove le donne rompono le noci sedute per terra, è davvero magica! Fanno a gara a farmi le 'ordinazioni' di un marito ("trovami un italiano", "io voglio invece un francese o un belga") e questo gioco le diverte moltissimo (non ho capito se pensano che in Europa gli uomini si scelgano al supermercato). Il tasso di alfabetizzazione in questa regione è sorprendente: il 90% delle donne (contro il 70% degli uomini) ha frequentato almeno la scuola primaria, mentre sono poche quelle che proseguono gli studi, anche a causa del fatto che dovrebbero trasferirsi a Smimou, | F. alla macchina per sgusciare le noci d'argan, Imin'tlit | 17km di distanza, dove c'è una scuola e un dormitorio; non è pensabile, per motivi di costo, andare avanti e indietro tutti i giorni. Certo, ci fosse una sorta di scuolabus sarebbe tutto più facile, ma nessuno se lo aspetta dalle autorità, potrebbe arivare solo da una donazione.. comunque, in paese c'è il programma di costruire un liceo, e nel frattempo la lungimirante direttrice della cooperativa femminile ha deciso di offrire alle donne e ragazze che lavorano lì la possibilità di imparare a scrivere e leggere: questo, secondo lei, le rende molto più indipendenti, possono andare in farmacia e leggere il nome della medicina, possono leggere la destinazione degli autobus quando sono in viaggio.
| Contadine di Wiwane, Medio Atlas | Poi ci sono le ragazze berbere del nord, Medio Atlas (non lontano da Fez e Meknes). Ain Leuh ed Azrou sono famose per i bordelli (come Moulay Ibrahim, vicino a Marrakech), e questa fama sembra sia anche dovuta alla presenza di un mini complesso turistico formato da cottage, dove ricchi turisti sauditi o egiziani sono soliti organizzare dei gran festini. Le ragazze della regione di Ain Leuh, almeno fino a 25-30 anni, sono proprio belle, non hanno difficoltà a chiacchierare con gli stranieri uomini o donne che siano, in genere il loro francese è sufficiente a scambiare qualche parola. | Festa del montone, Ain Leuh | Le bambine sono bellissime, occhi scuri già truccati dalla nascita (alcune donne sottolineano con il khal il colore naturale ma non ce ne sarebbe proprio bisogno!), riccioli rossicci, gote colorite (anche per il freddo! qui d'inverno non si scherza). Poco più a nord, nel Rif.. uno potrebbe pensare che ci siano solo uomini, durissimi, scuri e ombrosi, molto chiusi. Le donne stanno in casa (beh, ad eccezione di quelle delle poche località turistiche come Chaouen) e non si riescono proprio mai a vedere. Infine, a Marrakech le donne berbere sono in genere povere (anche qui, più sei nero di pelle più sei povero e maltrattato): si incontrano tra i banchi del mercato della frutta e della verdura, nella piazzetta del mercato degli schiavi (ora mercatino delle pulci) dove vanno a vendere di tutto, dalla djellaba al tappeto usato alle riviste europee di moda e design (piene di foto bellissime). | Marrakech, al mercatino delle pulci | R. (il suo nome significa "traslocatrice") ogni tanto mi da una mano a lavare i tappeti, è molto povera, non sa nè leggere nè scrivere, non parla altro che il dialetto di Marrakech (e pretende che la capisca!), non perde occasione per trarre dei vantaggi da me: se la incontro in negozio mi fa sentire in dovere di pagare la spesa per lei, verrebbe ogni giorno a casa mia a pulire, oppure a cucinare, mi riempirebbe di tatuaggi di henna. Sinceramente mi ha detto pià volte quanti figli ha, dove vive, che ne è di suo marito, ma le mie pochissime parole d'arabo non mi bastano ancora per dialogare con lei purtroppo! Certamente non conoscere la loro lingua è un notevole ostacolo alla mia comprensione dell'universo femminile marocchino. Ma con il tempo.. inchallah.. Accanto a tutto ciò, sempre in Marocco (!), ci sono donne come la scrittrice e docente di sociologia Fatema Mernissi, come la libraia di Marrakech Jamila Hassoune, come le ragazzine che vanno a scuola, in gruppi numerosi dove coesistono teste velate, cappellini da baseball, ombelichi in vista e djellaba ricamate..
HAI PRESENTE MADESIMO? febbraio 2006
| Scarponi e sci da noleggio | Hai presente Madesimo Canalone neve powder (ha nevicato i giorni scorsi) niente vento un sole tiepido? Una di quelle giornate in cui salendo verso la montagna si esce dalle nuvole e si domina un mare biancastro. In più, sono da sola sulla pista! Peccato che gli sci e gli scarponi che ho noleggiato (2€ tutta l'attrezzatura) non siano all'altezza.. negli scarponi entra la neve, ma non dall'alto, bensì dalla suola: è spaccata!
| Strada per Oukaimden | | La preghiera in riva al torrente | Era veramente tanto tempo che volevo venire ad Oukaimden, curiosa di vedere e possibilmente provare la mia prima pista da sci africana. Ed è stato un inizio incoraggiante. Il posto è come un qualsiasi posto da sci delle Alpi, trentanni fa. Per certe cose. I parcheggi per le auto (si contratta sul prezzo), i noleggiatori di sci e scarponi (a bordo pista, tengono piantati nella neve gli sci con gli scarponi già agganciati, quando noleggi ti tengono lì le scarpe; ovviamente, si contratta), la navetta lungo la strada tra un impianto e l'altro (muli, su cui puoi salire e caricare gli sci; si contratta), lo skipass (un foglietto di carta a cui viene strappato un angolo al primo impianto che prendi; non si contratta: pomeridiano 6€). | La partenza degli impianti | Ci sono un sacco di slittini, un sacco di bambini, e la stragrande maggioranza degli sciatori ha cominciato da meno di un'ora e gozzoviglia circondato da amici e parenti alla base degli impianti.. c'è anche il ragazzo che tira fuori il tappetino e si mette a pregare sulla neve vicino al fiume. E c'è l'immancabile villaggio/kashba abbandonato, muri rossi in pisè (fango e sterco), che questa volta non si confondono con la roccia circostante, risaltano bene sullo sfondo della neve! Purtroppo c'è anche l'albergone estroso, tipo torre del Sestriere, ma in questo caso è triangolare.. comunque, riesce poco a danneggiare l'atmosfera, il fascino è notevole. E a fine pomeriggio, invece della cioccolata calda, ci si mangia.. un tajine fumante!
festival della cultura home -> destinazioni -> marocco -> progetti -> progetti di aiuto allo sviluppo di tiwadou pagina web - brochure | il primo festival della cultura di tiwadou, anti atlas, avrà luogo dal 16 al 21 aprile 2007 presso la scuola primaria essaadiyine dello stesso villaggio; ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione della vallata sull'importanza dell'istruzione per i giovani; il festival coinvolgerà i 122 allievi della scuola con le loro famiglie, oltre a visitatori da varie parti del marocco e dell'europa | |
immagimondo 2006 pagina web della fiera | ad erba, tra como e lecco, si è svolto ad ottobre scorso la nona edizione della fiera, dedicata al turismo ed in particolare al turismo responsabile, alle esperienze di viaggio individuali, all'editoria di viaggio; djemme - slow travel era presente, nella giornata di sabato anche con eleonora, referente per i viaggi in mali, mentre domenica solo con i viaggi in marocco e kenya | |
progetto mica home -> destinazioni -> marocco -> progetti pagina web - brochure - slideshow | | progetto finalizzato alla pulizia della vallee du paradis, vicino ad agadir, prevede l'installazione di strutture per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (bidoni, fosse per l'incenerimento del biologico, pannelli con spiegazioni); è in corso il dialogo con le autorità della regione per valutare eventuali interventi comuni; le attività di installazione si svolgeranno presumibilmente nel giugno 2007 durante un viaggio di turismo responsabile, e coinvolgeranno i ragazzi delle scuole della valle |
progetti di aiuto allo sviluppo di tiwadou, anti atlas home -> destinazioni -> marocco -> progetti pagina web - slideshow | | a 38 km da tafraout, nell’anti atlas, tra oasi di palme da dattero granito rosa e mandorli in fiore, mohamed sahnoun, berbero nativo e abitante di tiwadou, ha avviato numerosi progetti in campo ambientale, della salute, dell'istruzione, e per il riconoscimento dei diritti e del ruolo della donna nella società della vallata è tra gli ideatori del primo festival della cultura di tiwadou |
gemellaggi di scambio tra scuole home -> destinazioni -> marocco -> progetti pagina web | | le scuole della valle di tiwadou, anti atlas, marocco, sono interessate a costituire dei gemellaggi di scambio con scuole europee o marocchine di altre regioni; beninteso che per "gemellaggio" non si intende un flusso di denaro dalla scuola più ricca a quella più povera, bensì verranno avviati progetti comuni, che auspicabilmente si potranno trasformare nel tempo in scambio di ospitalità |
laboratoire shmisha home -> destinazioni -> marocco -> progetti pagina web | | il laboratoire shmisha (shmisha significa sole in arabo) è un breve seminario di introduzione alle potenzialità dell'energia solare, con particolare riferimento alle possibili applicazioni in regioni remote; franco porta, della soco snc, esperto progettista solare fotovoltaico, è disponibile a tenere il seminario gratuitamente, presso scuole ed associazioni del sud del mondo |
nuove ricette dal marocco home -> destinazioni -> marocco -> ricette pagina web | | sono state aggiunte, dopo sperimentazione, alcune ricette per preparare il tajine: di pesce, di montone alle prugne, di manzo alla mela cotogna.. e per preparare il couscous, le polpette di kefta, la tanjia.. tutto da gustare! |
aggiornamenti sul progetto ait maghreb home -> destinazioni -> marocco -> progetti pagina web - brochure | famiglie ospitanti e viaggiatori si sono rivelati entusiasti dell'esperienza del soggiorno in famiglia, anche se con qualche eccezione: nonostante le famiglie siano sempre disponibili ad ospitare qualsivoglia numero di persone, in realtà più cresce il numero e meno si interagisce con la famiglia stessa.. il numero ideale di viaggiatori per famiglia è quattro | |
aggiornamenti sul progetto yalla home -> destinazioni -> marocco -> progetti pagina web - brochure | durante questo primo anno di attività, si sono distinti sei accompagnatori locali ed un accompagnatore regionale, tutti affidabili, ma non ancora indipendenti nei rapporti con le agenzie europee la prossima iniziativa sarà quella di organizzare un breve corso di introduzione all'italiano, che, vista la loro facilità di apprendimento delle lingue, sarà già sufficiente per cominciare a dialogare con i viaggiatori; il corso potrebbe tenersi il prossimo maggio-giugno 2007 | |
appello - cercasi traduttori | il sito sta lentamente popolandosi di pagine in inglese, francese, spagnolo.. ma c'è ancora tanto lavoro da fare! se sai scrivere abbastanza bene in una di queste lingue e hai un po' di tempo, invia una email (monica@djemme.com): verrai contattato di tanto in tanto, insieme agli altri che hanno già aderito, normalmente per correggere il testo già tradotto | |
appello - cercasi stagisti | stai preparando la tesi di laurea in una materia turistica? sei interessato a svolgere una ricerca su qualche tema legato al turismo, alla sostenibilità, all'ambiente, alla cultura.. del marocco? se hai minimo un mese e massimo tre mesi a disposizione e vuoi fare uno stage a marrakech la djemme ti offre l'alloggio, tu ti paghi il vitto, e autorizzi la pubblicazione sul sito del materiale da te raccolto ed elaborato | |
marrakech-nairobi con il cuore attraverso l'africa | attraversare tutta l'africa.. da ovest ad est.. in fuoristrada partenza prevista: ottobre 2007 durata prevista: 2 mesi (sola andata) cercasi sponsor, co-piloti anche non esperti, passeggeri, volontari per studio di fattibilità.. manda una email (monica@djemme.com) e ti contatteremo! | |
cartoline di viaggio esempi | manda la tua cartolina di viaggio: spedisci una email (monica@djemme.com) con un breve testo ed una foto inerente al testo o al paese a cui il testo si riferisce; specifica anche con quale nome e con quale link desideri venga pubblicato l'autore le cartoline più belle verranno utilizzate per una mostra da organizzare per la prossima edizione di immagimondo, ottobre 2007 | | nota: la pubblicazione di tutto il materiale non di proprietà djemme è stata autorizzata dall'autore ed è normalmente associata al nome dell'autore stesso, tranne nei casi in cui venga fatta esplicita richiesta di omissione |
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moni
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