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mohamed sahnoun
la maison des femmes nell’alto atlas
k’fé solidaire a marrakech
pompa solare tra le palme della valle della draa
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la maison des femmes - associazione wifaq
imouzzer
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ad imouzzer, 1800mt sull’alto atlas, le donne hanno cominciato a seguire in massa i corsi di alfabetizzazione organizzati
dall’associazione wifaq per lo sviluppo del villaggio: la loro consapevolezza è cambiata, ora chiedono che venga creato uno spazio dedicato a loro, dove possano compiere attività artigianali come la tessitura dei
tappeti, produrre marmellate, composte e succhi di frutta, produrre miele, il tutto allo scopo di avere dei prodotti da
vendere ai viaggiatori di passaggio, anche tramite i negozietti che si trovano sulla strada del passo del tichka
la maison, che si sta costruendo in prossimità della scuola elementare del villaggio, quindi lungo la pista che dalla
nazionale porta ad imouzzer, consterà di due piani: in basso ci sarà un grande garage per conservare le mele
(l’associazione affitterà lo spazio ai frutticoltori), ed al primo piano i locali per le donne, ossia un laboratorio, una cucina,
i servizi ed uno spazio espositivo
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i lavori per la costruzione della casa, stimati in complessivi 10.000EUR, sono iniziati nella primavera 2017 e la struttura
esterna dell’edificio è già completata; si prevede la fine dei lavori per la primavera 2018
del budget totale, 4.000EUR sono stati versati da donatori privati e 3.000EUR derivano dal fondo per i progetti di
tiouadou; l’associazione si è impegnata a coprire i restanti 3.000EUR; inoltre l’INDH (initiative nationale pour
le développement humain, ente marocchino per lo sviluppo) ha promesso i materiali necessari alle donne: telai per
tessere, le arnie, le stoviglie da cucina
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k’fé solidaire - associazione el amane
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il k’fé solidaire è un progetto avviato dall’associazione el amane per lo sviluppo di donna e bambino nel quartiere di sidi
youssef ben ali, a marrakech, in città nuova: si pone come luogo conviviale di condivisione delle arti, della cultura e della
gastronomia, con finalità sociali, solidali ed educative
le donne che lo gestiscono sono state utenti del centro di ascolto dell’associazione o beneficiarie della formazione
in cucina e/o pasticceria (formazioni organizzate dall’associazione per dare uno sbocco professionale a donne in situazioni
difficili)
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il centro è attivo già da qualche anno, ha ospitato tra l’altro numerosi viaggiatori YALLAZ e atelier di cucina, ma per un utilizzo più estensivo e
redditizio
è necessario avviare alcune azioni:
riorganizzare la biblioteca per temi, includere oggetti di artigianato, prevedere un sottofondo musicale classico
(mozart, strauss, etc), creare uno spazio educativo e ludico per i bambini, e sensibilizzare il personale alle arti
formare il personale addetto
rinnovare e ampliare l’attrezzatura (tavoli, sedie, divanetti, illuminazione di qualità, registratore di cassa, macchina per
il caffè professionale, piatti e posate, teiere, etc)
marketing: diversi uffici amministrativi, scuole e piccole imprese che sorgono in prossimità del centro rappresentano la
prima clientela del ristorante cui rivolgersi; oltre a questo, una campagna pubblicitaria ad hoc sarà organizzata presso
hotel, riad e strutture turistiche, anche in città vecchia
i costi per rinnovare ed ampliare l’attrezzatura di sala e di cucina saranno in parte coperti dai 3.000EUR che derivano
dal fondo per i progetti di tiouadou
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sarà proposto un menu del giorno a base di prodotti freschi a km zero, ed ai piatti tradizionali della cucina marocchina si
affiancheranno anche piatti internazionali
(francesi, italiani, etc)
le attività culturali apporteranno valore aggiunto all’eccellenza dei pasti!
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pompa solare tra le palme della valle della draa
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«vi ho spesso parlato di un luogo unico.. terre inondate di sole e sabbia, gente dal cuore caldo e sincero, migliaia di palme
e uccelli si aggrappano alle rive del fiume draa: sotto le palme si trovano tutti gli strati di alberi da frutta, foraggio, cereali
ed orto
in questa terra berbera del sud del marocco gli agricoltori hanno dovuto imparare a gestire la scarsità d’acqua: la loro
sopravvivenza infatti dipende da questa!
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il sistema tradizionale di irrigazione funziona per immersione, a rotazione, delle varie parcelle, con un arbitraggio gestito a
livello di villaggio: una pompa estrae l’acqua dalla nappa freatica oppure dal fiume
(la portata del fiume dipende dalle precipitazioni ma anche dalle decisioni politiche riguardo a quanta acqua mantenere nel
bacino di raccolta di ouarzazate)
esiste anche un sistema alternativo, goccia a goccia, che presenta, tra gli altri vantaggi, quello di ridurre il proliferare di
erbe infestanti
in entrambi i casi è necessario pompare l’acqua, da una profondità che è in aumento a causa del riscaldamento
globale
la sfida di oggi è migliorare il sistema di pompaggio, passando dal gasolio al solare: per questo abbiamo bisogno del vostro
aiuto! abbiamo lanciato una richiesta di finanziamento partecipativo, di 4.000EUR, sulla piattaforma kisskissbank
la raccolta fondi continua fino a martedì 26 dicembre 2017
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aiutateci a “portar acqua al nostro mulino”!
merci»
abdellah el kamili, originario di un piccolo villaggio non lontano da agdz, agricoltore
ed imprenditore turistico, è da lungo tempo impegnato nella diffusione di
pratiche sostenibili per l’agricoltura nella valle della draa
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se sapete di qualcuno che potrebbe essere interessato a ricevere questa newsletter comunicatecelo
allo stesso modo, se non desiderate più riceverla inviate una email a info@djemme.com
ALLA PROSSIMA PUNTATA, E BUON VIAGGIO A TUTTI!
moni
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